Sanzioni: dal 2018 esclusione spese di notifica con la Pec

Sarà sicuramente capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di aver ricevuto a casa la famosa “busta verde” la quale avverte il proprietario del veicolo, di essere stato sorpreso a commettere una violazione del codice della strada. Ebbene, la notifica di tale verbale ha un costo, che lo stesso c.d.s. pone a carico del trasgressore che può arrivare fino a 25 euro. Tuttavia, la legge n. 24/2010 ha reso possibile effettuare la notifica elettronica dei verbali ed è solo successivamente - con la legge n. 69/2013 -  che viene escluso l’addebito delle spese di notificazione della sanzione alle persone fisiche o giuridiche munite di Pec.

La posta elettronica certificata (Pec), altro non è che una particolare tipologia di posta elettronica che permette di inviare una raccomandata digitale avente lo  stesso valore di quella cartacea; ad oggi gli utenti che utilizzano la Pec sono circa 6 milioni tra professionisti e imprese, iscritti presso l’indice nazionale degli indirizzi Pec gestiti dal Ministero dello sviluppo economico.

Alla luce di ciò, e in seguito all’entrata in vigore a gennaio del 2018 del decreto del Ministero dell’Interno, le forze dell’ordine saranno tenute a consultare tale registro: se il trasgressore risulta munito di Pec, il verbale sarà inviato elettronicamente; in caso contrario, la notifica avverrà tramite Poste Italiane.

Pubblicato il 06/03/2018

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Strisce pedonali luminose: perchè e come funzionano

Che sia dovuto a eccessiva velocità di guida o distrazione del guidatore o dello stesso pedone, gli ultimi dati parlano chiaro: statisticamente, ogni giorno in Italia almeno un pedone muore o rimane ferito in seguito a un investimento.

Ovviamente, oltre ad affidarsi alla prudenza di tutti gli utenti della strada, è necessario trovare una soluzione concreta per poter ridurre o meglio, eliminare, questi terribili avvenimenti. La prima soluzione è stata individuata in un sistema definito “strisce pedonali intelligenti”: pannelli luminosi “inseriti” nell’asfalto che si illuminano quando un pedone si trova in prossimità della carreggiata.

Un ulteriore punto di svolta è stato dato con il c.d. “pedone sicuro”, un’idea tutta Made in Italy, che prevede un sistema di fotocellule poste in corrispondenza dell’attraversamento pedonale, che – rilevando la presenza della persona – azionano un sistema di luci alimentate da un pannello fotovoltaico. L’obiettivo di entrambe le proposte è quello di attirare l’attenzione del guidatore il quale sarà tenuto a rallentare in prossimità di tali strisce pedonali. Il costo per installare quest’ultimo sistema non sembrerebbe elevato – qualche migliaio di euro – posto che già alcune città italiane hanno cominciato ad adottare tale tecnologia.  

 

Pubblicato il 17/02/2018

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Come funzionano gli autovelox arancioni?

Gli “autovelox” arancioni collocati su strade urbane con l’unica funzione di deterrente, sono illegittimi, in quanto al loro interno non possono essere collocate macchinette per il controllo della velocità; di conseguenza dovrebbero essere equiparati a segnali stradali.

Ma tale possibilità non viene prevista da nessuna norma e tantomeno dal nuovo Codice della strada. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a questo proposito ha dichiarato che l’installazione di tali apparecchi è consentita soltanto se possono effettivamente contenere un rilevatore di velocità, in caso contrario, dovranno essere eliminati.

Nel caso in cui, vengano effettivamente utilizzati per accertare violazioni sui limiti di velocità, il loro utilizzo deve essere accompagnato dalla presenza di pattuglie per poter contestare immediatamente agli automobilisti eventuali infrazioni, posto che gli accertamenti automatici non sono ammessi su strade urbane di quartiere, a differenza delle strade urbane di scorrimento.

 

Pubblicato il 03/02/2018

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I raggiri quotidiani sul carburante

 

L’oro nero, o comunemente chiamato petrolio, è sicuramente un “prodotto” che fa gola a molti, non a caso, negli ultimi anni, si è registrato un aumento di traffici illeciti di benzina e gasolio ad opera della criminalità organizzata che mette in atto delle vere e proprie frodi danneggiando il mercato e gli stessi automobilisti.

I danni causati alle auto in seguito all’immissione del mercato di carburante modificato possono essere molto gravi e non vanno sottovalutati: qualora nel carburante sia presente lo zolfo e il cloro, tali sostanze possono comportare seri problemi al catalizzatore e corrosione dei materiali; nel caso di aggiunta di gasolio alla benzina, o viceversa – aggiunta di benzina a gasolio -, la combustione risulta irregolare e il catalizzatore subisce seri danni; qualora invece, si rilevi la presenza di acqua, questa può provocare danni all’impianto di iniezione con conseguente malfunzionamento del motore.

È comunque possibile chiedere il risarcimento, dando prova del rifornimento attraverso le relative ricevute o le carte di credito.

 

Pubblicato il 13/01/2018

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Il futuro è elettrico



Gli esperti ormai sono sicuri: nel 2030 almeno un auto su quattro sarà elettrica.

Ma già si prevedono ripercussioni sull’energia elettrica a causa delle ricariche: le città infatti, saranno maggiormente esposte al rischio blackout. Ma se si agisce in tempo sulla rete ciò non accadrà: caricando infatti la batteria di notte, non si avranno sovraccarichi sulla struttura e di conseguenza, i costi saranno minori. Secondo vari studi, nel prossimo futuro, le vendite di auto elettriche – o ibride – tenderanno a moltiplicarsi fino ad arrivare a 5 milioni per le elettriche e 11 milioni per le ibride solo in Europa; le auto a benzina e a gasolio resisteranno – a fatica - , rispettivamente a 6 milioni e 2 milioni di auto vendute.

Come prospettato sembra essere un futuro roseo: una situazione favorevole sia per i gestori di energia che per gli automobilisti, senza contare i benefici sull’ambiente. Non ci resta quindi che aspettare l’evolversi del mercato automobilistico elettrico e delle infrastrutture erogatrici e di distribuzione di energia elettrica.

 

Pubblicato il 17/01/2018

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